Meditazione: luoghi della Val Chisone per ricercare silenzio e pace interiore di Mario Sammartino

Meditazione: luoghi della Val Chisone per ricercare silenzio e pace interiore di Mario Sammartino

“Amare se stessi è una lunga storia d’amore”, disse Oscar Wilde, e il concetto di amarsi, anche se sono passati molti anni da quelle parole, rimane ancora attuale: non passa di moda.

D’altronde, non possiamo amare gli altri se non amiamo noi stessi.

Un modo per volersi bene è ritagliarsi i propri spazi, non solo appassionandosi a qualcosa, ma soprattutto facendo un lavoro di introspezione, basilare per conoscersi.

Più scaviamo nella nostra anima, più riusciamo a sentire la nostra voce interiore, a sintonizzarci con la parte più nascosta di noi.

Anche se viviamo in una società iperconnessa, che ci permette di parlare con persone che vivono in ogni parte della terra, dovremmo ritornare a soddisfare un bisogno ancestrale: la meditazione.

Trovare un momento di raccoglimento durante la giornata per sfuggire da questa società sempre più frenetica, dai social network, che assorbono tempo, è un modo per riflettere sulla vita, sulle scelte personali che hanno influito nella nostra vita, sui nostri fallimenti, o su un problema che ci sta attanagliando.

Cosa potrebbe avvicinarci alla meditazione?

La presa di coscienza ha un ruolo determinante: ciò vuol dire comprendere che si può provare una sensazione di calma interiore, uscire da una situazione buia che ci ha gettato nel caos, se ritroviamo noi stessi.

Il contatto con la natura può dare un senso più pieno alla nostra esistenza: sia a chi affronta un problema emotivo sia a chi considera la propria vita perfetta (come nel caso della protagonista del libro Mangia, prega, ama di Elisabeth Gilbert che, nonostante la sua vita andasse bene, fosse perfetta, all’improvviso tutto iniziò a sbriciolarsi).

In che modo la natura può venirci in aiuto?

Non solo osservandola come facevano i fisici pluralisti dell’antica Grecia – Empedocle ne fu un esempio – ma anche visitando luoghi, che sono carichi di cultura e tradizioni, camminando su sentieri di montagna, e la Val Chisone, piena di bellezze naturali, offre la possibilità di fare un’esperienza che coinvolge tutti i sensi.

Avete mai visitato Usseax o il lago di Laux?

Usseax è un borgo conosciuto per i murales sulle pareti di edifici, case e muri, che raccontano la storia, le tradizioni, la quotidianità e la semplicità di questo luogo suggestivo.

Il lago di Laux è noto per lo specchio d’acqua nel cuore di un ambiente incontaminato, come un diamante incastonato in una roccia.

Usseax e il lago di Laux sembrano angoli di paradiso fuori dal tempo, così perfetti nell’armonia, capaci da attirare turisti in cerca di pace.

La Val Chisone è ricca di attrazioni naturalistiche che non si può non rimanerne affascinati, e sono la meta adatta se si vuole fuggire per qualche ora dalla realtà per assaporare l’idea di libertà e la proporzione in tutte le sue forme: l’occasione perfetta per vivere qualcosa di contemplativo.

Il poeta Franco Arminio in una sua opera ha scritto:

“abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento”. Queste parole fanno leva sulla semplicità e sull’importanza di essere connessi con la natura.

La parte conclusiva di quest’opera dice: “essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità”.

Il silenzio, presente nella natura, di cui Usseax e il lago di Laux sono circondati, è un elemento in grado di aiutarci a trovare un forte legame con noi stessi.

Pensiero di Mario Sammartino

 

 

 

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