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ARCHITETTURA RURALE

GARNIER – BOURCET (Roure)

Roure (fraz. Castel del Bosco) 797 m. – Bernard 1275 m. – Selètta 1414 m. – Sappè 1337 m. – Chasteiran 1509 m. – Roure (Fraz. Roreto Chisone) 854 m.

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Tempo Complessivo : 4. 30′ ore

Raggiunta Castel del Bosco dove si trova la splendida chiesa di S. Stefano con la Grande Meridiana posta su di una parete della stessa, si continua per un certo tratto sulla sr 23 fino ad incontrare, sulla destra, il ristorante Locanda dei Cacciatori. Di fronte alla trattoria si imbocca una stretta carrareccia che, passando tra 2 edifici, conduce al di là del Chisone, attraverso un ponte in cemento. Qui converrà abbandonare la vettura e seguire la rotabile che conduce alla Borg. Orti. Individuata la strada la si percorrere per circa 0,5 Km. In corrispondenza del secondo tornante ci si avvia sulla destra su di un’ampia mulattiera lastricata che si stacca dalla carrozzabile inoltrandosi nel bosco. Ci si trova subito ad affrontare una breve rampa che culmina in prossimità di una colonna in pietra recante, al sommo, una croce in ferro battuto. Di qui si procede con un viottolo sterrato che porta in breve a la Poa sede della piccola e  Settecentesca Cappella dedicata a S.Pietro in Vincoli (la festa, ancora oggi, si celebra il 1 º Agosto), della Scuola e di un bellissimo Forno Comunale scoperto. Appena entrati in paese, si volge subito a destra imboccando una piccola salitella, che porta fuori dalle case, da dove si continua in piano, fiancheggiando il nucleo di Plevan. Dal bivio per Maison il percorso sale moderatamente fino a poco prima del paese Bernard, dove si svolta per la Brog. Nuovo Salètta, da cui si può godere un’ottima vista sulla media Val Chisone e sulla rocca falconiera, ardito Obelisco di Roccia che si erge di fronte. Giunti a Salètta si segue il sentierino che scende nel vallone di Bourcet attraversando un bellissimo bosco di conifere fino a superare il punto in cui la strada si biforca per raggiungere a destra gli alpeggi di Morèl, posti poco sotto il monte omonimo. Imboccato il viottolo di sinistra si prosegue qusi in piano ed in breve si perviene ad una lunga bastionata rocciosa: la Gaccià da cui si può godere un ottimo panorama su tutte le borgate del vallone. Di qui un ‘ampia curva ed una corta rampa portano a Sappè, così denominata perché posta in prossimità di un’abetaia (Sàp in dialetto locale significa abete). Subito dopo il paesetto si incontra una piazzola da cui si dipartono 2 sentieri; proseguire per il sentiero ripido e sinuoso che, snodandosi in direzione nord, porta, con 32 tornanti, detti Serre de l’ariè, a Chasteiran, capoluogo di Bourcet, sede della Chiesa Parrocchiale delle visitazioni di Maria Vergine e di una scuola. Individuato questo ultimo percorso lo si segue fino a raggiungere il villaggio caratteristico per le sue abitazioni in pietra a secco e per la bellissima piazzetta della fontana da cui si spazzia su tutta la zona. Dalla piazza si può salire tra le case fino a raggiungere, a monte del villaggio, la strada carrozzabile. Percorrendo la rotabile in direzione N-E verso valle si giunge presso Casette, bella borgata arroccata su di un costone, giunti al bivio, abbandonare la strada che prosegue per la Chappella ed il vallone della Cleò, imboccando la strada che, con alcuni tornati, scende a Chezzalet. Da qui parte una bellissima mulattiera lastricata che percorre tutto il vallone e che, superando alcuni tratti veramente suggestivi incassati fra erte pareti rocciose, fiancheggiate dal torrente, spesso impetuoso, conduce rapidamente, alla Fraz. Roreto Chisone. Utilizzando la Sr 23, si può, quindi, tornare a Castel del Bosco.

 

 

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