Gofri della Valchisone

Gofri della Valchisone

Il gofri è una cialda di forma rotonda che viene tipicamente cucinato nell’Alta Val Chisone in provincia di Torino.
L’impasto, composto da acqua, farina, latte, uova, sale e lievito di birra viene fatto cuocere, lievitato, in speciali piastre di ghisa sagomante. Una volta cotto, il gofri, si presenta di colore dorato, croccante esternamente e morbido all’interno. Spesso poco meno di un centimetro può essere farcito con prodotti sia dolci che salati.
Il gofri è un piatto molto particolare, la cui origine si perde nella notte dei tempi anche se possiamo far risalire l’origine del prodotto all’utilizzo del ferro speciale in cui esso viene cotto. Anticamente i “ferri a gaufres” devono la loro origine ai ferri a ostie di cui si serviva la chiesa cattolica per la loro produzione. La forma schiacciata di questo “pane” consacrato cominciò ad apparire in Oriente alla fine del 400 d.C. La produzione delle ostie, riservata agli uomini, ha subìto, nel corso dei secoli, numerose modifiche, sia dell’impasto che, soprattutto della forma (più o meno grande, più o meno spessa).
Con il Rinascimento nasce anche l’utilizzo del ferro per la produzione di dolci e dalla fine del 1700 cambia anche il materiale con il quale sono prodotti i ferri (si passa dal ferro alla ghisa). I ferri dei gofri prodotti in Alta Val Chisone sono molto simili ai ferri prodotti in Francia ed in Belgio a partire dalla metà del 1800 e quasi sicuramente vennero importati nella valle grazie ai rapporti di scambio ed ai flussi migratori.

GOFRI gofree

TURTIÀUS O GOFRI
Ingredienti
• farina
• lievito di birra
• acqua
•sale
Sciogliere il lievito con un bicchiere d’acqua in una pentola alta, aggiungere farina, acqua e sale fino ad ottenere una pastetta che coli. Lasciar riposare un’ora. Preparare un fuoco ardente e scaldate la padella stampo ungendola con un pezzo di lardo infilzato in una robusta forchetta e continuamente immerso in una scodella di strutto fuso. A padella caldissima colare un mestolino di pastetta che occupi quasi per intero il fondo, chiudere e far cuocere. La cottura è rapida. Girate la padella e cuocere dall’altra parte. Il “turtel” deve uscire dorato e croccante e va mangiato caldo

L’impasto utilizzato da “Io mangio gofri” è il risultato della ricetta di famiglia che, tramandataci dalla nostra “nonna Nina” ci permette, oggi, di farvi gustare un gofri di autentica bontà!

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