Il 23 luglio 2022 sarà una data importante per la musica pinerolese. Torna, infatti, a Salza di Pinerolo, lo storico festival Salza Music, gloriosa kermesse che dal 1988 al 1999 per undici anni portò ogni estate centinaia di persone ai 1200 m. del piccolo comune valligiano. La formula dell’edizione di quest’anno sarà un po’ differente rispetto al passato, ma gli elementi fondamentali che ai tempi ne decretarono il successo sono rimasti immutati: un palco immerso tra le montagne, abbinamento di musica locale con un nome famoso della scena nazionale, possibilità di campeggiare con vista palco. Da più di vent’anni gli appassionati di musica pinerolesi attendevano questo momento. A onor del vero, tra il 2012 e il 2014 andarono in onda tre edizioni, per così dire, apocrife di Salza Music. Eventi di minor impatto e, sebbene patrocinati da associazioni locali, gestiti esternamente. L’attuale organizzazione preferisce, invece, legarsi idealmente alle glorie dello scorso millennio, quelle che imposero il nome di Salza nell’élite della musica live del nostro territorio, nel cui teamcomparivano persone che oggi sono nuovamente in campo nella riproposizione del festival.
Per entrare più in profondità nell’atmosfera di questo gradito ritorno, abbiamo incontrato gli organizzatori di Salza Music 2022, cui abbiamo rivolto qualche domanda in merito e che ringraziamo per la disponibilità. Dettagli, motivazioni e programmi futuri, nelle parole che seguono, completate poi da una breve descrizione degli artisti che parteciperanno.
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Partiamo dall’inizio. Com’è nata l’idea di riproporre un evento che ha fatto la storia del nostro territorio, ma che ormai da tanti anni non si faceva più? Chi c’è dietro l’organizzazione dell’edizione 2022 di Salza Music?
L’idea di proporre questo evento c’era già da qualche anno, ma mancava una vera e propria unione di intenti. Non c’era l’aiuto di tutti, soprattutto da parte di alcuni membri dell’organizzazione delle edizioni passate. Inoltre, c’è stato anche il Covid di mezzo che ha complicato le cose. Poi durante un pranzo, a cui erano presenti elementi della Pro Loco, abitanti di Salza e simpatizzanti, è scoccata nuovamente la scintilla che ci ha spinti a provare a riproporre Salza Music.
I Nomadi saranno gli headliners dell’evento, scelta che a qualcuno è parsa un po’ scontata e poco coraggiosa. Per altri, invece, i Nomadi sono il gruppo perfetto per la location e per la storia stessa di Salza Music, oltre che un nome di grande richiamo. Cosa vi ha orientato verso la storica band italiana?
La scelta dei Nomadi è stata dettata dall’intenzione di rimanere sulla stessa linea delle vecchie edizioni. Ci è sembrato il nome giusto, con la giusta importanza, per ripartire. Forse in pochi lo sanno, ma i Nomadi sono il gruppo più longevo al mondo dopo i Rolling Stones. Forse non passeranno più tutti i giorni alla radio ma sono un nome importantissimo per la storia della musica italiana.
Ad aprire e chiudere il concerto ci saranno anche alcuni artisti locali. Riepiloghiamo, nel dettaglio, il programma dell’evento?
Oltre ai Nomadi, apriranno il live intorno alle 17 i 4InLoop. Poi seguiranno i Mechinato e, dopo, Ludovico Sanmartino con la sua band, cantautore nato e cresciuto proprio qui a Salza di Pinerolo. I Nomadi inizieranno a suonare alle 21.30 e a seguire ci saranno i Kanerva, giovane band del Pinerolese. Dopo i live, per chi vuole ancora fermarsi, la serata proseguirà fino a tarda notte con un dj set.
L’organizzazione di eventi di grande portata implica sempre il superamento di molte difficoltà di tipo economico, burocratico e organizzativo. Forse è anche per questo che se ne fanno sempre di meno e che la stessa Salza Music per anni è rimasta solo un ricordo dei tempi che furono. In questo senso, come sta andando la vostra esperienza?
Organizzare un evento ai giorni nostri è molto più complicato rispetto al passato. Soprattutto a livello burocratico. Le cose da seguire sono moltissime. Portano via tanto tempo e necessitano di tanto impegno. Anche tenendo conto che non facciamo questo di mestiere. Abbiamo tutti un lavoro e diventa difficile conciliare i rispettivi tempi. A livello economico riusciamo ad andare avanti grazie all’autofinanziamento. Mettiamo tutti una quota per la realizzazione del concerto e alla fine dell’evento ognuno di noi, in caso di esito positivo, recupera quanto investito. Visto che siamo un gruppo ampio, costituito da persone di età diverse, vanno infine messe insieme anche le differenti visioni. Nell’organizzazione di un festival ci sono molti elementi di novità rispetto al passato. Per esempio, la vendita dei biglietti, che ormai si fa prevalentemente on line, e che qualcuno vuole ancora fare in modo tradizionale tramite la versione “fisica”.
Quali sono le vostre aspettative in merito a Salza Music 2022?
Siamo molto fiduciosi. Vorremmo che andasse tutto bene, che la gente tornasse a godersi un concerto dopo questi anni di Covid, e che il nome del paese e dell’evento tornasse ai fasti degli anni Ottanta e Novanta
Il nome di Salza Music suscita sempre molto interesse in molte generazioni di appassionati pinerolesi e non. Quali saranno le analogie con la tradizione e quali invece le novità che verranno introdotte rispetto a quanto accadeva negli anni Novanta?
Una volta l’estate musicale di Salza si divideva in due. Salza Music era il nome della tre giorni di musica con band emergenti locali, che si teneva a fine giugno. Dopo una settimana c’era il concerto di un artista famoso. Sul nostro palco sono passati personaggi del calibro di Ligabue, De Gregori, Vecchioni, Ruggeri, ecc. Quest’anno, invece, abbiamo voluto unire i due eventi in un unico grande concerto con gruppi locali e un nome famoso della scena italiana. Crediamo, tra l’altro, che questo possa aiutare maggiormente i gruppi locali a farsi conoscere, visto che potranno esibirsi di fronte a un pubblico più numeroso di quello a cui sono abituati normalmente.
Ancora non è partita l’edizione di quest’anno ma già ci piacerebbe capire i progetti futuri di Salza Music. Intenderete ripetere la kermesse? Avete già delle idee per il futuro?
Ci piace fare un passo alla volta. Adesso siamo concentrati su questa edizione e non pensiamo al futuro. Ma la nostra idea sarebbe quella di ripetere l’evento ogni estate, come accadeva negli anni Ottanta e Novanta.
Chiudiamo con qualche informazione pratica?
Ovviamente consigliamo di arrivare il prima possibile. I parcheggi non sono molti, quindi riempiremo il paese poi si potrà parcheggiare lungo la strada. L’inizio dei concerti sarà intorno alle 17. I biglietti sono acquistabili direttamente in loco il giorno del concerto, oppure presso le rivendite autorizzate1 elencate sul sito salzamusic.it. Si potrà campeggiare, con la particolarità unica di poterlo fare all’interno dell’area concerti, quando normalmente lo spazio dedicato si trova all’esterno rispetto alla zona dei live. Sempre all’interno dell’area concerti, sarà disponibile un servizio ristorazione e bar, ma saranno aperti anche i due bar del paese.
1 Bar Bonsai, Perosa Argentina; People’s Choice, Perosa Argentina; Pizzeria Didier, Salza di Pinerolo; B&B La Miando, Salza di Pinerolo; Bar Chez Nous, Pomaretto; Lo Scrigno, Pomaretto; Edicola e Giocattoli (da Daniela), Pomaretto; Bar Gelateria Slurp, Villar Perosa; Bardour, Prali; Rocker, Pinerolo; Bar Da Vinci, Pinerolo; Cartolibreria il pennarello, Barge; Tabaccheria Mela Verde, Cavour; Tabaccheria di Martina e Laura, Buriasco Gofree Ristorante Pizzeria, Pragelato; Britannia Pub, Torre Pellice.
LE BAND
I NOMADI
I Nomadi sono un gruppo musicale fondato nel 1963 all’interno del movimento beat italiano[1] dal tastierista Beppe Carletti e dal cantante Augusto Daolio. Hanno pubblicato ottantadue album, tra dischi registrati in studio o dal vivo e raccolte varie, e sono fra i più longevi complessi al mondo con oltre cinquanta anni di attività. Avendo venduto complessivamente 15 milioni di dischi[3], sono il terzo complesso italiano per vendite, preceduto dai Pooh e dai Ricchi e Poveri. Il messaggio che sin dagli inizi i Nomadi trasmettono è di denuncia e impegno sociale, che da sempre li contraddistingue; spesso, però, hanno accostato a tali temi anche l’amore, la fede e i sentimenti in genere. Tra i loro brani più celebri si ricordano Io vagabondo (che non sono altro), Dio è morto (se Dio muore, è per tre giorni poi risorge), Ti voglio, Ho difeso il mio amore, Un pugno di sabbia, Un giorno insieme, Crescerai, Tutto a posto, Canzone per un’amica, Io voglio vivere, Sangue al cuore e Dove si va (da https://it.wikipedia.org/wiki/Nomadi).
4 IN LOOP
I 4 In Loop sono un quartetto torinese nato nel 2019, composto da musicisti del capoluogo e della provincia. Propongono un repertorio di cover rock e blues che abbraccia i grandi classici del genere, da Clapton a BB King, dagli U2 ai Rolling Stones.
MECHINATO
I Mechinato sono una formazione folk-rock, originaria del Bargese, che ruota attorno alla figura del suo leader carismatico Federico Raviolo, voce solista e autore dei testi. Le loro canzoni sono attenti spaccati della quotidianità, osservata sempre da un punto di vista periferico, che si intenda il termine da un punto di vista strettamente geografico o, più metaforicamente, sociale. L’essenza della band la raccontammo nel 2019 in occasione dell’uscita del loro disco “Qui non ci son santi“.https://groovin.eu/2019/06/13/qui-non-ci-son-santi-mechinato/
LUDOVICO SANMARTINO
È il cantautore di casa. Profeta in patria, per una volta. Ludovico Sanmartino è uno dei campioni della canzone in lingua occitana di questi anni. Lontane dalla tradizione musicale locale, le canzoni di Ludovico sono storie che affondano le radici nel tessuto sociale delle valli, ma che vengono raccontate attraverso i suoni del folk americano, filtrate dalle evidenti suggestioni suscitate dal percorso artistico di De André. L’ultimo album di Ludovico Sanmartino l’abbiamo raccontato in un articolo dedicato.https://groovin.eu/2022/02/18/signora-culturina-ludovico-sanmartino/
KANERVA
I Kanerva sono una band di giovanissimi musicisti che raccoglie esponenti di un po’ tutto il territorio pinerolese, dalle valli alla pianura. Nel 2021 hanno esordito con “Feel It“, canzone introspettiva – che, a dispetto del titolo, ha un testo in italiano – che oscilla tra il levare di impronta reggae della strofa e le sfumature vocali rock del chorus, dove emerge anche e soprattutto la bella linea di basso. I Kanerva sono Pietro Carità (voce), Nicolò Oberto e Francesco Abrate (chitarre), Tommaso Mulatero (tastiere), Francesco Saretto (basso), Lorenzo Carità (tromba) e Andrea Baridon (sax).
Estratto da RBE