🗺️ Peiro d’la Cru (Gran Faetto) (Val Chisone)
Il versante boschivo, la mulattiera che conduce al sito, la vegetazione vigorosa e i terrazzamenti rendono l’itinerario parte integrante dell’esperienza: si inserisce in un paesaggio alpino per il quale la presenza umana è documentata fin dalla preistoria.
Gli studi indicano che queste incisioni rupestri nelle Valli Pinerolesi — tra cui questo sito — risalgono al Neolitico, all’Età del Bronzo e anche alla prima Età del Ferro.
L’accesso al sito non è ampio e poco “promosso” come attrazione turistica di massa, probabilmente per motivi di tutela:
Le incisioni presenti al Gran Faetto comprendono vari tipi di segni:
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coppelle (piccole cavità o fori incisi nella roccia) che sono tra le forme più antiche dell’arte rupestre alpina.
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croci o figure cruciformi, spesso associate alle coppelle. Questo elemento “a croce” viene spesso interpretato come di datazione più tarda rispetto alle coppelle.
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figure antropomorfe o schematiche, simboli solari, ruote, canaletti che collegano incisioni. Nel sito viene citata una scena “nuziale” su un masso vicino: due figure umane congiunte all’interno di un quadrilatero, accompagnate da un simbolo solare a coppelle.
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I segni sono distribuiti su un masso (“roccione”) costituito da tre terrazze degradanti verso il fondovalle.
Purtroppo, il sito ha subito danneggiamenti da atti di vandalismo che hanno compromesso la leggibilità di alcune incisioni.
📍Punto di partenza
Il punto di partenza è la borgata di Gran Faetto, nel comune di Roure. Da lì si imbocca una mulattiera o – alternativamente – una sterrata che conduce verso i sentieri che portano alla zona delle incisioni.
🥾 Itinerario passo per passo
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Il percorso non è eccessivamente lungo ma richiede una buona dose di attenzione: il bosco, gli arbusti, un declivio boschivo rendono talvolta difficoltoso individuare i segnavia (alcuni bolli rossi sono presenti).
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È meglio visitarlo con luce radente (ossia nelle ore in cui il sole illumina la superficie laterale della roccia) perché le incisioni si leggono meglio in controluce o con ombre che ne evidenziano la profondità.
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Rispetto alla stagione: in primavera-estate è più agevole, d’inverno la zona può essere in ombra o innevata.
Gli scavi degli anni ’80 hanno rivelato assemblaggi unici di ceramiche e pietra levigata, con oltre 150 reperti litici e frammenti di vasellame che indicano pattern di insediamento stagionale, differenziandolo da altri siti coevi. Analisi tipologiche e tecnologiche identificano 28 tipi di strumenti e tecniche di produzione, con il 30% dei materiali non locali a suggerire reti commerciali estese.
🗺️ Roccio Clapier – Pramollo (Val Chisone)


Difficoltà: E (escursionistico medio)
Dislivello: circa 350 m
Quota partenza: ~900 m (B.ta Sapiatti – Pramollo)
Quota arrivo: ~1.230 m (Roccio Clapier)
Tempo di percorrenza: 1 h 30 – 2 h (solo salita)
Lunghezza: circa 3 km
Periodo consigliato: aprile – ottobre
Cartografia: Carta Tecnica Regionale Piemonte 1:10 000 / IGM 1:25 000 (foglio 48 III SO – Fenestrelle)
📍 Punto di partenza
Borgata Sapiatti (Comune di Pramollo, TO)
Coordinate indicative: 45.010 N – 7.177 E
Da Pinerolo si sale lungo la SP 168 per Pramollo fino a raggiungere la frazione Sapiatti (poche case e un piccolo spiazzo sterrato dove è possibile lasciare l’auto). Qui inizia la traccia escursionistica segnalata in direzione “Gran Cumba – Roccio Clapier”.
🥾 Itinerario passo per passo
1️⃣ Sapiatti → Gran Cumba (quota ~1 000 m)
Dal centro della borgata imbocca la mulattiera a sinistra del torrente Risagliardo. Il sentiero (antica via di collegamento tra le borgate del vallone) attraversa castagneti e vecchi muretti a secco.
⏱️ 20–25 minuti.
2️⃣ Gran Cumba → Bosco del Clapier (quota ~1 100 m)
Prosegui sul sentiero principale, sempre sul versante destro orografico, superando alcune radure con vista sul vallone. Il tracciato diventa più ripido ma evidente, con fondo terroso e tratti sassosi.
⏱️ 30 minuti.
3️⃣ Bosco del Clapier → Roccio Clapier (quota ~1 230 m)
Un ultimo traverso conduce a un poggio panoramico da cui si intravede il massiccio affioramento del Roccio Clapier.
Raggiungi la base della roccia (attenzione a tratti ripidi e scivolosi).
⏱️ 30 minuti circa.
⚠️ La parte terminale è esposta: evita di salire sulla tavola sommitaria in caso di pioggia o ghiaccio, e non toccare le incisioni rupestri.
Unico neo: d’inverno questo altare proteso sul vallone di Pramollo va in ombra presto (prima delle 15 di certo) e non è facile apprezzare le ricche incisioni del masso. Fonte gadan.it
FONTI
La Val Chisone è stata abitata dall’uomo fin dalla preistoria, ne sono testimonianza le numerose incisioni rupestri e reperti rinvenuti in diverse località, a Roure “Balm canto” o “Balm’Chanto” (a Seleiraut) e “Peiro d’la cru” (a Gran Faetto). Per ragioni di tutela, la collocazione di questi tesori non è molto “pubblicizzata” in modo che soltanto l’escursionista più appassionato possa, magari su indicazione di qualche guida locale, “riscoprirli”, lungo percorsi dai nomi suggestivi.
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http://www.comune.roure.to.it/territorio-e-storia.html
http://www.altavalchisone.it/roure-i-storia.asp#.XjsJ9RdCfOQ
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ROURE GRAN FAETTO – Peiro d’la Cru (o Peiro d’la Croû) 1370 m.
https://www.parchialpicozie.it/…/preistoria-e-incisioni-ru…/
https://www.gadan.it/gite/view?id=1078
http://www.cesmap.it/
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ROURE SELEIRAUT – Balm’Chanto (o Balm’Canto) 1400 m.
https://www.academia.edu/…/R._Nisbet_P._Biagi_eds._1987_-_B…
http://www.cesmap.it/cesmap/scavi_pinerolesi/balm.htm
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ROURE LA ROUSSA
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PINEROLO – Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica
(Prehistoric Studies Center and Museum of Prehistoric Art di Pinerolo, Val Chisone)
http://www.cesmap.it/
FENESTRELLE – Cro’ da lairi
http://www.cesmap.it/cesmap/scavi_pinerolesi/crodala.htm
http://www.cesmap.it/pietraverde3.html
http://archeocarta.org/fenestrelle-to-cro-lairi-fossa-dei-…/
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CAVOUR – Rocca di Cavour 500 m.
http://www.duepassinelmistero.com/Cavour.htm
http://www.piemontetopnews.it/rocca-di-cavour-commistione-…/
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PERRERO – “Ponte Raut” o “Balma D’la Fantino”, “Balma della Fata”, “Rocio d’la Fantino” (Val Germanasca) o Pertus d’le Fantine (cioè “buco delle fate”)
http://guideturistichefrosinone.altervista.org/…/147-pittur…
http://chiaragrondana.com/2019/…/21/peira-ecrita-ponte-raut/
Pertus d’le Fantine https://valdesina.it/2017/11/10/pertus-dle-fantine-rora/
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POURRIERES – Roc del Col
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PRAMOLLO – Roccio Clapier
http://www.cesmap.it/cesmap/scavi_pinerolesi/clapie.htm
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PRAMOLLO – Roccio Veglio
http://www.cesmap.it/cesmap/scavi_pinerolesi/vegli.htm
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SAN GERMANO – Peira ecrita
http://www.cesmap.it/cesmap/scavi_pinerolesi/peira.htm
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