Elezioni regionali 2005: candidati e sondaggi

Elezioni regionali 2005: candidati e sondaggi

Le elezioni regionali: candidati governatori sicuri e probabili By Maya A quattro mesi dalle elezioni regionali in alcune regioni non è ancora chiaro il nome di uno dei due sfidanti polista/ulivista. Si voterà in quattordici regioni, 8 a maggioranza polista (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Lazio, Abruzzo, Calabria, Puglia) e 6 a maggioranza ulivista (Emilia-romagna, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Basilicata). La situazione è ulteriormente complicata dalle tentazioni di qualche attuale governatore e di qualche sfidante di presentarsi con lista con nome proprio, malgrado i divieti veri e presunti degli schieramenti di appartenenza: saranno undici i governatori a ripresentarsi, sette del polo (più il probabile Chiaravallotti di Fi in Calabria) e quattro dell’Ulivo. Vediamo la situazione regione per regione. In Piemonte il polo presenterà Ghigo(Forza Italia, uno di quelli con la famosa tentazione?) mentre l’Ulivo nelle ultime ore sembra orientato sulla candidatura di Mercedes Bresso, parlamentare europeo, ex presidente della Provincia, nome forte dei ds. Non esistono sondaggi, l’esito potrebbe essere incerto. In Liguria Sandro Biasotti un’indipendente all’interno della Casa delle Libertà verrebbe sfidato da Claudio Burlando, nome importante in Regione, ex ministro. In questi due collegi del nord l’Ulivo conta di vincere. Prima delle elezioni suppletive di qualche mese fa la conferma di Roberto Formigoni (anche lui tentato, tentatissimo dalla lista personale) al Pirellone doveva essere una semplice formalità, ora dopo la vittoria ulivista in una roccaforte del polo, si sono riaccese tiepide speranze. Non definita la candidatura dell’Ulivo, spunta il nome Rivera ex calciatore del Milan, partito della Margherita: un nome, un possibile valore aggiunto in grado di colmare il gap. Se la Lombardia potrebbe riservare qualche sorpresa non sarà così nel Veneto dove il Polo conta sulla riconferma quasi sicura di Giancarlo Galan. L’indipendente Carraro non sembra in grado di essere valido avversario. Non ci dovrebbe essere dubbi sull’esito finale neppure in Emilia, Toscana e Umbria dove i tre governatori dell’Ulivo dovrebbero essere riconfermati anche senza l’appoggio iniziale di Rifondazione. In tutti e tre i collegi il Polo deve scegliere lo sfidante, l’impresa sarà convincere un candidato a schierarsi in una regione persa in partenza. Vasco Errani, Claudio Martini e Maria Rita Lorenzetti rispettivamente in Emilia, Toscana ed Umbria saranno confermati indipendentemente dall’avversario. Nelle Marche non si ricandida l’attuale presidente, D’Ambrosio e l’Ulivo lo sostituisce con Gian Mario Spacca. Incerto lo sfidante, finora è emerso solo il nome di Mario Baldassari di An. In Abruzzo Gianfranco Pace di An, presidente uscente sfiderà Luciano D’Alfonso della Margherita: difficile un pronostico. La sfida nel Lazio sarà animata da un duello mediatico quasi nazionale: contro l’attuale governatore Francesco Storace si candida Antonio Marrazzo. Una lista Storace viene indicata al primo posto tra le liste del Polo, medita lo stesso colpo anche Marrazzo difensore televisivo contro le truffe più o meno scoperte. Alcune voci danno una sostanziale parità, il Lazio è una regione chiave. In Campania Antonio Bassolino, presidente uscente attende ancora di conoscere il nome dello sfidante: sicuramente (o quasi) dovrebbe essere uno di Alleanza Nazionale. Un ruolo decisivo potrebbe giocarlo un’eventuale candidatura Mussolini Alessandra, parlamentare europea, in grado di strappare consensi al Polo. Stesso discorso per Raffaele Fitto di Forza Italia, presidente uscente. L’Ulivo è incerto tra un candidato della Margherita ed uno di Rifondazione, la logica centrista dove far prevalere il primo anche se Nicki Vendola ha le carte in regola per giocarsi il duello. In alto mare la situazione in Basilicata dove il governatore Bubbico non si ricandiderà: delle due opzioni dell’Ulivo e di quella del polo non dovrebbe rimanere molto visto che sono tutti e tre indagati. Dubbi anche in Calabria per entrambi i Poli: non si sa se Giuseppe Chiaravallotti si ricandiderà, l’Ulivo è incerto tra Loiero e Latorre. Dedicherò grande spazio (come al solito per gli avvenimenti politici di rilievo )alle elezioni regionali, in particolare a quelle del Piemonte con la presentazione di candidati e partiti: varrà lo stesso criterio d’obiettività che ha contraddistinto le elezioni comunali e provinciali (nomi di tutti i candidati, nessuno escluso).

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CURIOSANDO TRA LE LISTE MINORI PRESENTATE NEL 2000 Nel 2000 si votò in quattordici regioni a statuto ordinario: Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria. In Molise per via di un ricorso si rivotò l’anno successivo, primo evento di questo tipo relativamente alle regionali. Complessivamente si presentarono 61 candidati governatori, 28 dei quali facevano riferimento alla Casa delle libertà e alla GAD. Rifondazione comunista si presentò con lista propria solo in Toscana: il candidato Pecorini Niccolò ottenne un discreto risultato. In Piemonte furono cinque: Enzo Ghigo, Livia Turco, Francesca Calvo, Emma Bonino ed Antonio Tevere. Tutti i candidati della Cdl si presentarono sotto lo slogan “per” seguito dal nome della regione d’appartenenza. Le liste con nome personale furono tre, non autonome e tutte in seno alla Gad. Massimo Cacciari in Veneto, Piero Badaloni nel Lazio e con Bassolino in Campania. Solo Bassolino vinse in Campania contro Antonio Rastrelli. Il partito umanista si presentò in quattro regioni: in Piemonte con Antonio Tevere, in Liguria con Menghini Irene come candidato alla presidenza della regione, in Toscana con Paolo Vecchi e nel Lazio con Larena Marina. La lista Pannella-Bonino, fuori dai Poli, si presentò in tutte e quattordici regioni. In Piemonte Francesca Calvo fu la capolista dei polo federalista. In Veneto si presentarono il Fronte Marco Polo (Padovan Fabio candidato presidente), e i Veneti d’Europa con Comencini Fabrizio. Azione Popolare in Emilia-Romagna con Rasmi Carlo, il Pri con Sbarbati Luciana nelle Marche. Le Marche videro la presentazione anche della lista “Viva le Marche” con Buoncompagni Enrico. Nel Lazio dove vinse Francesco Storace si presentò Autonomia Liberale con Severino Antinori candidato alla presidenza. In Abruzzo comparve la lista Fronte nazionale, in Molise il Movimento sociale Fiamma Tricolore. Granillo Vittorio fu il candidato dei Cobas in Campania, Giancarlo Cito fu il candidato per la lista Cito-Lega meridionale. Liste minori anche in Basilicata con Nuovo progetto (Postiglione Bonaventura candidato) e in Calabria con Diritti civili di Corbelli Francesco Saverio. ELEZIONI REGIONALI IL CASO RADICALE ED I PRIMI SONDAGGI. Liberate Giuliana, giornalista di pace L’Italia è spaccata, il caso Del Piero scuote le coscienze del paese. Persino i democratici di sinistra ritrovano l’unità e votano plebiscitariamente Massimo D’Alema presidente. Sarà antipatico ma ha le stigmate del leader e se ritrova, come pare aver ritrovato, un minimo di percorso politico, può essere la chiave in più nel duello Berlusconi-Prodi che si profila nel 2006. Intanto siamo alle elezioni regionali del 2005 ed il paese è scosso dal caso radicale. Ovvero la politica all’asta. Un giorno con il centro-destra, il giorno dopo con il centro-sinistra, un giorno ad un congresso, il giorno dopo all’altro. Valutino i partiti il nostro peso elettorale consultando i cinque major sondaggisti di questa bella Italia. Così Pannella. Risponde prontamente la Stampa pubblicandone uno fresco fresco. Ulivo e Polo o se preferite Cdl e Gad sono alla pari, i radicali al due per cento. Il flirt con il centro-sinistra sembra sospeso ed io sto con Follini: basta con questa politica da figurine Panini, bellissime e pezzo della nostra storia, tuttavia per la politica si ispira a qualcosa di diverso dal mercato calcistico. Pannella è un navigato politico, notoriamente impegnato tra un pasto e l’altro in sponsorizzatissimi scioperi della fame. Ha combattuto battaglie giuste e nobili, in passato, ora vivacchia tra liberismo e liberalismo. Con il sondaggio sopra citato ha la possibilità di alzare il tiro. Perché può risultare l’ago della bilancia in questa politica da mercato. Chissà come la prenderanno i cattolici della Cdl, in caso di accordo. Faccio un esempio: Buttiglione?. Pannella che è un navigato politico può aprire la strada ad un futuro mercato della politica, non ad personam ma a partito. Con il 2% in una situazione di profonda incertezza si può arrivare a chiedere fino a dieci-dodici consiglieri regionali. Alla Cdl in Lombardia e Veneto, alla GAD in Emilia e Toscana. Con il 2,5% ci si può garantire quattro deputati e due senatori per il 2006. Con il 3% e sopra il 3% azzarderei almeno sei deputati, sei senatori e quindici consiglieri regionali in listino con la Cdl o la Gad. In collegi sicuri. La telenovela dovrebbe sciogliersi a breve. Del citato sondaggio mi preme sottolineare che: in Piemonte Ghigo viene dato favorito. Lombardia, Puglia e Veneto dovrebbero essere riconquistati dal centro-destra. Emilia, Toscana, Marche ed Umbria dal centro-sinistra. Come Campania e Basilicata. Siamo sei a quattro per la GAD. In dieci regioni non dovrebbe cambiare niente. In Liguria, Lazio, Calabria ed Abruzzo attualmente governate da un governatore di centro-destra la lotta è incerta. In Piemonte la battaglia è più incerta di quanto si pensi e Mercedes Bresso è molto vicina. Il mio mini sondaggio senza criteri scientifici e senza pretese dava la Bresso in lieve vantaggio almeno nella provincia di Torino ed almeno su un campione di 30 persone. Nel 2000 Ghigo stravinse contro Livia Turco, la rimonta è dunque numericamente evidente. Lombardia e Veneto al Polo, Emilia, Marche, Umbria, Toscana, Campania e Basilicata alla GAD. In Liguria mi risulta in vantaggio Burlando (GAD) e non Biasiotti, nel Lazio Alessandra Mussolini mi viene data al 4%, dato che non favorisce Storace. Su Calabria ed Abruzzo non ho numeri né riflessioni ma attenzione al riflesso della neve sulla Salerno-Reggio Calabria, sconsiglierei di festeggiare la vittoria di Fitto in Puglia. Vendola è molto vicino.

ELEZIONI REGIONALI PIEMONTE. I PROFILI DEI CANDIDATI BRESSO E GHIGO. Per entrambi riassumo brevemente la storia umana e politica Saranno loro il 3 e 4 aprile a giocarsi la presidenza della Regione Piemonte. Il sito del presidente regionale Enzo Ghigo è www.enzoghigo.it. Il suo chi è-biografia è bilingue. In italiano ed inglese. Ha 51 anni, è torinese, a 29 anni è entrato in Publitalia divenendo nel 1990 responsabile per l’area del Veneto e delle Marche Nel 1993 venne nominato coordinatore regionale di Forza Italia ed un anno dopo venne eletto deputato nel collegio2 del Piemonte. Membro della commissione esteri, nel 1995 venne eletto governatore della regione e nel 1997 nominato vice-presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni. Il 16 aprile 2000 ottenne il secondo mandato come governatore con più di 1milione di preferenze. E’ presidente della conferenza delle regioni Segnalo il suo impegno per la salvaguardia della biodiversità, dichiara di aver perorato la qualità e la specificità biologica e non genetica delle produzioni piemontesi. E’ appoggiato dalla Casa delle libertà Il sito della candidata della GAD, Mercedes Bresso è www.mercedesbresso.it. Il suo “chi è” risulta breve e sintetico. Interessante la bacheca delle idee di cui potete trovare l’icona anche nella pagina della biografia. E’ nata a Sanremo. Dal 1985 al 1995 è stata consigliere regionale, nel 1994/95 ha ricoperto l’incarico di assessore regionale alla pianificazione territoriale e ai parchi. Dal 1995 al 2004 è stata presidente della provincia di Torino e presidente dell’unione delle province piemontesi. E’ autrice di libri e saggi, si è occupata di economia agraria e di economia del turismo. Tra gli altri incarichi è stata presidente della federazione mondiale delle città unite, del coordinamento mondiale delle associazioni di città e di Metrex, rete delle aree metropolitane europee. Dal 2004 è parlamentare europeo. E’ appoggiata dalla GAD e dal Partito dei pensionati d’Europa

LISTA DS PER LE REGIONALI PROVINCIA DI TORINO A partire da questa lista verranno presentati i nomi di tutti i candidati alle elezioni regionali per la provincia di Torino. Capolista della lista del torinese sarà Rocco Larizza, sono otto le donne presenti (particolare su cui insisteremo per la presentazione di tutte le liste) su ventiquattro candidati, una percentuale discreta. Di seguito pubblico nomi ed eventuali cariche precedenti. Rocco Larizza Abbà Rosanna Adamo Franco Mohamed Aden Sheikh Angelo Auddino Marco Bellino-assessore provinciale Oscar Bertetto Nino Boetti Bruna Cibrario Anna Coluccia Gioacchino Centrò-presidente commissione bilancio città di Torino Anna Ferrero Piero Giovannone Eliana Greco Enzo Macrì Gianni Oliva-vice presidente della Provincia di Torino Massimo Pace Enzo Pelissetti Marita Peroglio-vice sindaco di Ciriè Roberto Placido-consigliere uscente Maria Giuseppina Pugliesi Roberto Saini Maurizio Trombotto-presidente circoscrizione Mirafiori Sud Annamaria Zucca

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