QUI potete firmare la petizione e di seguto tutti i dettagli da cui ne è scaturita:
Un’iniziativa dei cittadini
Una petizione promossa dai cittadini del Pinerolese denuncia l’introduzione prevista di un sistema di pedaggio elettronico sulla Tangenziale Torino‑Pinerolo (A55) e invita le istituzioni ad un confronto con gli utenti prima di attuare il progetto. Change.org
Qual è il problema?
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È previsto che, a partire dal 2026, venga introdotto un sistema “free-flow” sulla tangenziale: senza caselli tradizionali, ma con telecamere che rileveranno la targa e calcoleranno l’importo da pagare in base ai chilometri percorsi. Change.org
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Secondo la petizione, ciò comporterebbe che anche chi percorre brevi tratti gratuiti oggi dovrà pagare. Change.org
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Per chi non dispone di dispositivi come Telepass o analoghi, sarà necessario scaricare app o utilizzare portali online per il pagamento entro 15 giorni, creando possibili disagi per anziani o utenti meno digitalizzati. Change.org
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Il territorio del Pinerolese è già considerato penalizzato nei collegamenti: poche alternative stradali, collegamenti ferroviari in difficoltà — la petizione sostiene che la misura rischia di aggravare la situazione. Change.org
Le ragioni della contrarietà
Nel testo della petizione si leggono i seguenti motivi per opporsi all’introduzione del pedaggio:
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Aumento dei costi per gli utenti: pendolari, studenti e lavoratori quotidianamente in transito potrebbero essere penalizzati. Change.org
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Rischi per la privacy: l’uso di telecamere per il riconoscimento targhe solleva preoccupazioni circa la sorveglianza degli spostamenti e la gestione dei dati personali. Change.org
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Infrastruttura già ammortizzata con fondi pubblici: la tangenziale è un bene di cui si sostiene l’utilizzo debba rimanere libero o almeno non soggetto a nuovi oneri per gli utenti. Change.org
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Mancanza di alternative concrete: data la situazione viaria e di trasporto nella zona, l’introduzione del pedaggio potrebbe generare traffico su strade alternative più lunghe, peggiorando tempi, sicurezza e inquinamento. Change.org
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Disparità territoriale: il sistema “paga quanto usi” potrebbe accentuare le disuguaglianze tra territori meglio serviti e quelli più periferici o con trasporti pubblici carenti. Change.org
Le richieste principali
Gli organizzatori della petizione chiedono:
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Il blocco del progetto free-flow sulla tangenziale Torino-Pinerolo. Change.org
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L’avvio di un confronto trasparente con cittadini, comuni e associazioni del territorio. Change.org
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Il mantenimento dei caselli tradizionali, eventualmente “migliorati”, anziché l’introduzione immediata del sistema automatizzato. Change.org
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La destinazione degli investimenti alla manutenzione della tangenziale e alla sicurezza stradale, piuttosto che solo alla riscossione. Change.org
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Trasparenza nei costi dell’operazione e nell’impatto economico sulle famiglie e sulle imprese della zona. Change.org
Aspetti giuridici evocati
La petizione richiama anche alcuni riferimenti legali e costituzionali:
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Libertà di circolazione (Art. 16 della Costituzione italiana). Change.org
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Garanzie di privacy e protezione dei dati personali (Regolamento UE 2016/679 e normativa nazionale). Change.org
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Uguaglianza e parità territoriale (Art. 3 della Costituzione italiana). Change.org
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Trasparenza amministrativa (Art. 97 della Costituzione italiana). Change.org
A chi è indirizzata la petizione?
La petizione è rivolta a:
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Alberto Cirio – Presidente della Regione Piemonte.
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ITP S.p.A. – Gestore del sistema tangenziale torinese.
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Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).
Stato attuale
Al momento della consultazione della petizione, risultano circa 1.067 firme verificate. Change.org Il primo incontro tra sindaci e Regione Piemonte è indicato per il 4 novembre, data entro la quale gli organizzatori chiedono un maggiore numero di sottoscrizioni per aumentare la pressione. Change.org
