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LE MINIERE DI TALCO DELL’ALTA VAL GERMANASCA

GHIGO – CROSETTO (Prali)

Ghigo 1455 m. – Indritti 1623 m. -Lago d’Envie 2314 m. – Rocca Bianca 2379 m. Colletta Sellar 2023 m. – Crosetto 1472 m. – Miniera Gianna 1201 m.

 

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Tempo complessivo: 5.30 ore

 

Gita di grande interesse non eccessivamente impegnativa, in ambiente di media montagna. Di particolare importanza la flora e la fauna molto ricche e la presenza del lago d’Envie, le cave di marmo e le miniere di talco. A Prali si può visitare il Museo Valdese sulla storia del popolo valdese. Dalla Piazza del municipio di Ghigo seguire la strada asfaltata che, lasciando sulla sinistra il villaggio ecumenico di Agape, sale con alcuni tornanti, al villaggio di Indritti.Questo tratto è percorribile con l’auto che può essere parcheggiata presso il villaggio stesso. Portarsi quindi alla fontana posta al centro del villaggio ed innalzarsi a monte dello stesso lasciando sulla destra la mulattiera che conduce al Nido dell’Orso. Poco più in alto si incontra un’altro bivio; prendere verso destra il sentiero alquanto ripido che procede tra boschi di larice ed ampie radure fino a raggiungere la pista in terra battuta costruita per consentire l’ esbosco del legname battuto dalla rovinosa valanga del 1972. Superati gli ultimi larici ed alcune sorgenti il sentiero si innalza fino a pervenire alla strada militare che collega Rocca Bianca ai Tredici Laghi. Da qui, in pochi minuti, seguendo il sentiero che costeggia il piccolo rio, si sale al Lago D’Envie.Il lago è il più ampio di tutta la Val Germanasca ed è adagiato al centro di un Vasto anfiteatro glaciale. La zona è anche interessante per la ricca fioritura, per la presenza di minerali. Dal lago di Envie, ritornare sui propri passi fino alla strada militare, poi proseguire verso destra con percorso pianeggiante di tutto riposo fino al colle della Balma. Dal colle si può salire in pochi minuti al baraccone militare su facile pendio erboso e quindi a Rocca Bianca da cui si gode un ottimo panorama su tutta la Val Germanasca. Dal Colle della Balma, scendere sul versante di Praly seguendo il buon sentiero che, poggiando a destra, conduce alla Colletta Sellar, stazione dell’antica teleferica che portava il talco a Perrero. Notare il basso le cave di marmo della Majera. Imboccare quindi dietro la teleferica, la mulattiera che scende nel vallone sottostante e conduce Malzas, un tempo sede di numerose miniere di Talco di cui rimangono numerose tracce (ruderi, discariche, gallerie). Una buona mulattiera che a tratti segue il tracciato della Lizza, che un tempo serviva per il trasporto a valle del marmo di rocca bianca, conduce quindi a Crosetto, bel villaggio adagiato su una ridente sella di origine glaciale.Un tempo il villaggio era abitato da numerose famiglie e aveva la sua scuola ed il suo cimitero. Di particolare interesse la vasca ottagonale in marmo. Proseguire poi verso valle seguendo la strada carrozzabile, costruita al servizio delle miniere di talco, che conduce alla strada provinciale nei pressi del ponte della Gianna.

 

 

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