Barcellona

Ho eletto la Barcino romana tra le città preferite dopo la parte vecchia di Habana.

E’ veramente difficile ricostruire il percorso e porre logica alle tante sensazioni trasmesse dalla city e dai suoi monumenti e/o musei. Ci proverò. Quattro giorni di pioggia, a tratti intensa, a tratti fine fine. Barcino conserva mure romane e l’idea della città è un pò quella della Torino dai grandi viali. L’ideale è trovare residenza nel barrio gotico a due passi dal palazzo della ciudad e a tre da ramblas e porto. La Barcellona dei lustrini e delle grandi vetrine per esempio di passaig de Gracia non è la Barcellona delle vie strette ricche di umana presenza. La città è attraversata dalla presenza di Antonio Guadì, un grande architetto, innovatore, geniale costruttore della mai finita Sagrada. Tenete anche presente che al lunedì la maggior parte dei musei è cerrada, chiusa, dal Museo della Ciudad a quello di Picasso fino a quello dell’arte precolombiana.

La cattedrale sorge a due passi dal municipio della city e l’ingresso è gratuito. Non perdete l’arco che sorge nella via laterale adiacente. Plaza de Catalunya è vicinissima, il centro pulsante. Maestosa è dir poco. Resterete affascinati dallo splendore della costruzione (la facciata è parzialmente in rifacimento) e dalla bellezza degli interni. A sinistra anche il chiostro con rumorose oche a sorvegliare!. Per muoversi consiglierei lo scarpinamento. Per le località più distanti potete usare la metropolitana con cinque linee, 1,30 euro cadauno il biglietto novanta minuti, 7 euro il giornaliero, 10 per due giorni. Oppure il ben organizzato bus turistic fermate in ogni luogo o quasi, tre linee la roja, l’azul e la verde che tagliano la città. Costa venti euro al dì, 26 euro per due giorni sempre cadauno ma potete scendere a tutte le fermate poste vicine ai principali luoghi, visitare e risalire. L’ultimo giro parte da Plaza de Catalunya (linee rossa e blù) intorno alle otto di sera. Il biglietto del turistic bus da diritto ad una serie di sconti presso i musei principali. Scarpinare fino alla Sagrada Familia dalla Cattedrale (a nord della città) è dispendioso ma serve a conoscere meglio l’alma della città. Si può prendere la metropolitana a Plaza de Catalunya fermata Sagrada o il bus linea rossa che ferma a due passi.

Utili allo scopo le linee 2 e 5 oppure una serie interminabile di bus pubblici. Fascinado ci dice un anziano signore spagnolo molto colto dentro la Sagrada. Affascinati anche noi alla vista di un simile spettacolo. Guadì è assolutamente un genio. Qualche italiano protesta per il costo: dieci euro per un cantiere. Quasi una bestemmia perchè l’arte non ha prezzo e i soldi servono a completare la Sagrada. Guadì ci ha lavorato per un trentennio abbondante: dal 1882 al 1926, anno della sua morte. L’innovativo uso delle forme geometriche non può che stupire. E non perdete assolutamente la camminata per il barrio gotico uscendo dalla nevrosi delle vie turistiche. to be continued….

Maya@valchisone.it

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